Il valore del Bitcoin ha conosciuto un notevole aumento a partire da settembre, grazie all’allentamento delle politiche monetarie delle banche centrali e al fenomeno noto come “Trump trade” in vista delle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Nella scorsa settimana, il Bitcoin ha guadagnato il 9% e ha visto un incremento del 31% rispetto ai minimi toccati a settembre, mentre i mercati scommettono su una possibile vittoria di Trump nelle elezioni del 5 novembre.
La criptovaluta leader a livello globale ha superato la soglia dei 69.000 dollari, prima di ritirarsi a circa 67.000 dollari, segnando i livelli più alti dal 31 luglio.
In euro, il Bitcoin ha brevemente superato i 64.000 euro lunedì, per poi scendere a poco più di 62.300 euro alle 5:20 CET del giorno successivo.
Attualmente, il prezzo del Bitcoin è solo l’8% al di sotto del suo massimo storico di 73.000 dollari (64.700 euro) raggiunto a marzo, un periodo caratterizzato dall’ottimismo per l’approvazione di un ETF sul Bitcoin e dall’attesa di un importante evento di dimezzamento della criptovaluta ad aprile.
Le imminenti elezioni statunitensi e l’allentamento delle politiche monetarie da parte delle banche centrali hanno contribuito a questo slancio rialzista che si è manifestato da settembre.
Il fenomeno del commercio di Trump
L’attuale crescita del Bitcoin è stata in gran parte attribuita al “Trump trade”, una tendenza di mercato che si attiva in previsione della vittoria del candidato repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre.
L’ex presidente ha mostrato un forte sostegno per le criptovalute, affermando durante la conferenza Bitcoin 2024 l’intenzione di rendere gli Stati Uniti “la capitale delle criptovalute del pianeta” e di posizionare il Bitcoin come potenza globale.
Inoltre, Trump ha promesso di licenziare il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), Gary Gensler, promettendo di “nominare un presidente che favorirà il futuro, non che lo ostacolerà”, qualora venisse rieletto.
Dati recenti di Bloomberg mostrano che gli ETF statunitensi sul Bitcoin hanno visto un afflusso netto di quasi 2,4 miliardi di dollari (59 miliardi di euro) nei sei giorni precedenti al 18 ottobre.
Gli investitori hanno accumulato asset legati al Bitcoin, ipotizzando che le normative statunitensi sulle criptovalute possano essere più favorevoli sotto l’amministrazione Trump rispetto a quelle sotto la vicepresidenza di Kamala Harris.
I sondaggi recenti indicano una competizione molto serrata tra i due candidati, ma i mercati scommesse sembrano propendere per una vittoria di Trump, influenzando il mercato finanziario verso asset che potrebbero trarre beneficio dai cambiamenti politici previsti.
Mentre alcuni analisti ipotizzano che il Bitcoin possa toccare i 100.000 dollari (92.000 euro), altri avvertono che le politiche tariffarie di Trump potrebbero riaccendere le pressioni inflazionistiche, influenzando negativamente i mercati delle criptovalute.
Recentemente, Trump ha dichiarato: “La parola più bella del dizionario è tariffa”, durante un incontro al Economic Club di Chicago.
Un contesto macroeconomico favorevole per il Bitcoin
Il 2024 ha visto un rinnovato entusiasmo per le criptovalute, con il Bitcoin in rialzo del 59% rispetto all’anno precedente.
Anche il contesto macroeconomico globale ha giocato un ruolo fondamentale nella crescita dei mercati delle criptovalute, in particolare nei prezzi del Bitcoin.
Le criptovalute, notoriamente caratterizzate da un profilo di rischio elevato, hanno visto un aumento significativo durante i cicli di allentamento delle politiche monetarie delle banche centrali, in particolare dopo il cambiamento della Federal Reserve.
Storicamente, il Bitcoin mostra una tendenza al rialzo durante i periodi di allentamento monetario da parte della Fed.
Durante la pandemia del 2020, il prezzo del Bitcoin è aumentato del 1.600%, superando i 64.000 dollari nell’aprile 2021 rispetto a un anno prima.
Le recenti misure di stimolo dalla Cina, insieme ai segni di un accelerato allentamento delle politiche da parte di altre banche centrali, potrebbero aver ulteriormente stimolato il rialzo del Bitcoin.
In sintesi, la disponibilità di liquidità è stata una delle forze trainanti della crescita dei mercati delle criptovalute.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews