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Cambiamento climatico: habitat uccelli migratori a rischio Europa

Le ondate di caldo stanno causando un grave stress ecologico anche nelle brughiere, cruciali luoghi di sosta e riproduzione per gli uccelli migratori .

Dai deserti del Nord Africa fino alle aree temperate dell’Europa settentrionale, gli uccelli migratori fanno affidamento sulle antiche brughiere per varie esigenze, come il riposo e la ricerca di risorse. Tuttavia, l’aumento delle temperature e le persistenti ondate di calore stanno infliggendo un colpo durissimo a questi ecosistemi fragili. Ogni anello di questa rete ecologica è interconnesso: se uno di essi si indebolisce, anche gli altri ne risentono.”

Temperature record il 21 luglio

L’attuale ondata di calore che attraversa l’Europa rappresenta una delle più intense e prolungate mai registrarne. Per oltre due mesi, le temperature hanno superato le medie storiche, con punte senza precedenti in alcune aree. In particolare, il 21 luglio 2024 ha segnato un record significativo: le temperature globali dell’aria hanno toccato i 17,09°C, superando il picco precedente del luglio 2023. Questa condizione di caldo persistente ha indotto un notevole stress ecologico, specialmente nelle brughiere, che fungono da essenziali zone di sosta e riproduzione per gli uccelli migratori (Copernicus Climate).

Neil Lister, del Suffolk and Essex Coasts and Heaths National Landscape, afferma: “Prendendo in considerazione le specie migratorie, in particolare gli uccelli, percorrendo vaste distanze, il cambiamento climatico rende sempre più evidenti le pressioni in atto. A che punto questi habitat diventano insostenibili per le specie migratorie e stanziali?”.

Temperature in aumento e loro conseguenze

L’Europa, nell’ultimo anno, ha registrato un aumento record delle temperature. Maggio 2024 ha visto un incremento di 1,52°C rispetto alla media preindustriale, rendendolo il mese di maggio più caldo di sempre. Anche la temperatura media europea primaverile (marzo-maggio 2024) è stata superiore di 1,50°C rispetto alla media 1991-2020, stabilendo un nuovo record per la stagione (Copernicus Climate).

Impatto dell’ozono e stress ecologico

L’aumento dell’ozono a livello del suolo, causato dalle temperature elevate, aggiunge ulteriore stress alla fauna e alla flora delle brughiere. Alti livelli di ozono possono danneggiare i tessuti vegetali e ridurre l’accesso al cibo per gli uccelli , intensificando gli effetti dello stress termico (BirdLife International). Durante l’inizio di agosto, i livelli di ozono in Europa sono stati elevati, seguendo una tendenza del mese di luglio, quando molte regioni hanno visto valori massimi superiori a 200 μg/m³ durante l’ondata di calore, influenzando significativamente gli ecosistemi (Copernicus Atmosphere).

Declino delle popolazioni aviarie

L’ondata di calore del 2024 ha portato a una diminuzione del 15% in certe popolazioni di uccelli che utilizzano le brughiere europee per soste durante le migrazioni. Le specie più colpite, come lo spioncello, affrontano enormi difficoltà nel sopravvivere dopo le lunghe migrazioni dall’Africa subsahariana a causa delle condizioni avverse che trovano all’arrivo (BirdLife International) (Commissione europea).

Importanza delle brughiere

Le brughiere, presenti in Germania, Paesi Bassi, Danimarca, Spagna, Francia e Regno Unito, sono essenziali per gli uccelli migratori, poiché offrono luoghi di riposo, aree per la riproduzione e risorse alimentari. Questi habitat sono sempre più sotto pressione a causa dell’aumento delle temperature, alterando l’equilibrio ecologico. Negli ultimi dieci anni, le brughiere in Europa hanno subito un degrado significativo: tra il 2000 e il 2018, l’estensione di brughiere e arbusti è diminuita dell’1,2%, principalmente a causa del rimboschimento, degli incendi e dell’espansione urbana; condizioni aggravate da ondate di calore e fattori climatici (Agenzia europea dell’ambiente). In nord-ovest della Spagna, tra il 2003 e il 2011, si sono persi più di 7.000 ettari di brughiere secche europee, con una diminuzione del 20,3% (MDPI).

Problemi specifici delle brughiere

  • Penisola dello Jutland, Danimarca: Le brughiere in questa regione fungono da fondamentali aree di sosta e riproduzione per molte specie aviarie. L’aumento costante delle temperature ha cambiato drasticamente l’habitat, rendendo difficile per gli uccelli reperire cibo e riparo adeguati.
  • Paesi Bassi: Anche le brughiere olandesi affrontano sfide simili, con il riscaldamento che altera la composizione delle specie vegetali e riduce le popolazioni di insetti, essenziali come cibo per gli uccelli migratori.
  • Francia: Le brughiere francesi sono sotto minaccia e subiscono pressioni simili a causa dell’aumento delle temperature e del degrado degli habitat, il che impatta negativamente sulle specie aviarie locali e migratrici (Ricerca e innovazione).
  • Spagna: Nel nord-ovest della Spagna, la rapida perdita di brughiere è amplificata dall’aumento delle temperature e dalle ondate di calore, compromettendo la biodiversità e l’equilibrio ecologico di questi habitat critici (MDPI).

Un punto di svolta per le brughiere

Le brughiere sono estremamente sensibili ai cambiamenti climatici. Il punto di rottura di questi ecosistemi si verifica quando la combinazione di fattori di stress – aumento delle temperature, inquinamento crescente e degrado degli habitat – supera la loro capacità di recupero. In tale situazione, non riescono più a sostenere la diversificata vita vegetale e animale che ospitano, portando a un collasso della popolazione di uccelli negli ecosistemi. Questa crisi non coinvolgerebbe solo le specie stanziali, ma innescherebbe un effetto domino sugli uccelli migratori che dipendono da questi habitat per sopravvivere durante i loro lunghi viaggi (Agenzia europea dell’ambiente) (Mongabay).

Il valore delle brughiere

Le brughiere rivestono un’importanza cruciale non solo per gli uccelli migratori, ma anche come pozzi di assorbimento del carbonio, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici attraverso l’assorbimento e l’immagazzinamento di anidride carbonica. Sostenendo una vasta biodiversità, comprese le specie rare e minacciate, queste aree svolgono un ruolo fondamentale. Le radici profonde delle piante di brughiera impediscono l’erosione del suolo, preservano la qualità dell’acqua e ne regolano il flusso, diminuendo così il rischio di inondazioni durante le intense piogge, mentre mantengono un approvvigionamento idrico costante nei periodi di siccità (Heart of England Forest).

Collaborazione nella conservazione

Neil Lister sottolinea l’importanza della cooperazione nella conservazione: “Non ha senso lavorare in isolamento senza un approccio coordinato con i gestori delle brughiere in altre località. Mantengo i contatti con i gestori europei. È essenziale continuare a lavorare insieme. Gli uccelli sono creature europee”.

Prima della Brexit, Neil Lister guidava un partenariato europeo finanziato dall’UE incentrato sulla conservazione transfrontaliera. Sottolinea la necessità di mantenere canali di comunicazione e pratiche di conservazione allineate in un panorama politico in cambiamento. “È confortante sapere che i contatti persistono e che la collaborazione non è completamente perduta”, afferma Lister.

La protezione degli ecosistemi è vitale non solo per la salvaguardia della biodiversità, ma anche per il mantenimento dell’equilibrio ecologico che sostiene la vita. Con il cambiamento climatico che continua a influenzare queste regioni, la conservazione di queste aree di sosta critiche e della biodiversità che esse sostengono rimane un obiettivo fondamentale per gli ambientalisti in tutta Europa.

Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews

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