Il recente mese di ottobre ha visto confermare lo status di protezione assoluta dei lupi europei tramite due importanti sentenze pronunciate dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea a Lussemburgo.
La regione spagnola di Castiglia e León non ha la possibilità di autorizzare la caccia ai lupi, una specie protetta a livello nazionale. Questa decisione è stata stabilita dalla Corte di giustizia dell’Ue, che ha chiarito che il governo di questa ampia comunità autonoma, guidata dal Partito Popolare dal 1987, non può considerare il lupo come una preda per la caccia. Era stata concessa una quota di 339 esemplari in un’area a nord del fiume Duero per il periodo 2019-21, ma ora questa pratica non può proseguire.
Nel settembre 2021, il governo spagnolo ha implementato una protezione rigorosa per tutti i lupi, su iniziativa del ministro dell’Ambiente Teresa Ribera. Tuttavia, a livello locale le regioni avevano una certa autonomia riguardo a questa tematica. La recente sentenza della Corte di giustizia europea ha specificato che le autorità locali non possono istituire deroghe autonomamente, poiché ciò andrebbe contro la Direttiva Habitat dell’Ue.
“Il lupo non può essere classificato come specie cacciabile all’interno del territorio di uno Stato membro quando il suo stato di conservazione a livello nazionale risulta minacciato”, ha affermato la Corte in un comunicato ufficiale.
Juan Carlos Suárez-Quiñones, ministro regionale dell’Ambiente di Castiglia e León, ha accolto la sentenza, evidenziando comunque che la caccia al lupo non è mai stata praticata da quando è stata introdotta la legge nazionale nel 2021.
Il 11 luglio, la Corte di giustizia europea aveva emesso un’altra sentenza simile, negando la legittimità delle deroghe al divieto generale di caccia al lupo nello Stato federale austriaco del Tirolo. Dalla sentenza emerge che tali deroghe possono essere concesse soltanto se l’animale è in uno stato di conservazione favorevole, come stabilito dalla legge del 1992. Sia il caso spagnolo che quello austriaco erano stati portati davanti alla Corte di giustizia europea grazie a ricorsi presentati da gruppi per la protezione della natura.
Lo status di protezione rigorosa per i lupi nell’intera Ue potrebbe però subire variazioni. Alla fine del 2023, la Commissione Europea ha annunciato l’intenzione di promuovere un cambiamento di categoria sotto la Convenzione di Berna, riguardo alla conservazione della vita selvatica e degli habitat naturali in Europa. Questo cambiamento è fondamentale per poter ridurre la protezione prevista dalle normative europee.
La Commissione ha sottolineato che la popolazione di lupi è cresciuta fino a raggiungere circa 20.000 esemplari in tutta Europa. Tuttavia, i critici accusano l’Unione Europea di fondare questa decisione principalmente su testimonianze aneddotiche e che potrebbe esserci un risentimento personale da parte della presidente Ursula von der Leyen, dopo che un lupo ha attaccato uno dei suoi pony nel 2022.
Recentemente, in un’intervista esclusiva a Euronews, Peter Liese, coordinatore delle politiche ambientali del Partito Popolare Europeo, ha incluso la questione dell’alleggerimento dello status di protezione dei lupi tra le priorità politiche del gruppo per il prossimo ciclo legislativo.