Gli specialisti mettono in evidenza come il cambiamento climatico stia intensificando i periodi di calore estremo.
L’attuale ondata di caldo che ha colpito l’Europa meridionale a luglio proseguirà anche oggi (19 luglio), per poi attenuarsi nel corso del fine settimana. Secondo le previsioni meteorologiche, si prevedono temperature che potrebbero raggiungere i 43 gradi Celsius in diverse zone dell’Italia e della Grecia. Questa escalation delle temperature in molte nazioni meridionali e orientali è in parte dovuta a un’ondata di aria calda proveniente dal nord Africa.
In Italia, il caldo ha avuto conseguenze tragiche, causando tre vittime, mentre il Portogallo, la Romania e Cipro hanno emesso numerosi avvisi di allerta. Si prevede che la situazione possa finalmente migliorare verso la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. Ecco le previsioni fornite dagli esperti.
Perché questa ondata di calore è così duratura?
“Questa condizione è legata a un modello meteorologico su larga scala molto persistente – afferma Lars Lowinski, meteorologo di Weather & Radar -. Le regioni meridionali e orientali dell’Europa sono state colpite da una dorsale di alta pressione, che equivale a una vasta area di alta pressione con abbondante aria calda in movimento limitato.”
D’altra parte, compartimenti di bassa pressione con condizioni più fresche e variabili hanno prevalso sull’area più vicina all’Atlantico. Il nord Europa ha beneficiato di una protezione dal caldo intenso grazie alla corrente a getto, una corrente d’aria veloce che separa i due regimi meteorologici.
Nelle zone in cui si incontrano le due masse d’aria – dalla parte meridionale della Francia e dalle Alpi fino agli Stati baltici – ci sono state piogge e temporali, accompagnati da grandine e forti venti.
Quando terminerà questa ondata di calore?
Le temperature sono elevate di 6-12 gradi rispetto ai valori medi stagionali, causando incendi e provocando un aumento record nel consumo di energia elettrica. Diverse regioni hanno attuato misure speciali contro il caldo, come l’apertura di spazi climatizzati e il divieto di attività all’aperto per la salvaguardia dei cittadini.
Secondo Weather & Radar, la fase di caldo anomalo continuerà per un paio di giorni, con temperature che raggiungeranno nuovamente i 35-40°C in Serbia, Italia, Albania, Grecia, Romania e Bulgaria.
Una nota positiva viene da Lowinski, che afferma che il peggio di questo periodo di calore estremo è ormai passato, e le previsioni indicano un graduale ristabilimento delle temperature verso la media stagionale: “L’arrivo di aria più fresca all’inizio della prossima settimana potrebbe portare anche forti temporali in alcune zone, specialmente nei Balcani”.
Anche il sito meteo italiano IlMeteo ha avvertito di questa possibilità, prevedendo temporali in molte aree del Paese per domenica. Sebbene l’intensità dell’ondata di calore diminuisca, le temperature resteranno elevate per il resto del mese.
Quante altre ondate di caldo estremo ci saranno in Europa quest’estate?
I meteorologi avevano previsto l’arrivo di questa ondata di calore con largo anticipo. Tuttavia, la previsione delle ondate di calore, in particolare in termini di intensità e durata, continua a rappresentare una sfida. Non ci sono certezze su cosa ci aspetti nel corso dell’estate. Tyler Roys, meteorologo di AccuWeather, afferma che è improbabile che si ripeta un’ondata di calore come quella attuale, che ha interessato gran parte dell’Europa meridionale.
“È più probabile che si verifichino situazioni di caldo estremo (35°C+) localizzate, soprattutto nella piena estate – afferma Roys -. Sembra che nella seconda metà di agosto le temperature oscilleranno tra i 30 e i 35°C per un periodo prolungato”.
Secondo Lowinski, la principale sfida è comunicare i rischi associati a ondate di calore prolungate. “Le temperature estreme osservate negli ultimi giorni sono un chiaro segnale che il cambiamento climatico sta esacerbando questi periodi di caldo – spiega il meteorologo -. Le ondate di calore tendono a essere più intense, e questo vale anche per le temperature notturne. È sempre più fondamentale informare le persone e preparare le infrastrutture a tali rischi”.