Dopo il riconoscimento di Edmundo Gonzalez Urrutia come presidente legittimo del Venezuela da parte dell’Unione Europea, Euronews ha intervistato Maria Corina Machado, leader dell’opposizione, riguardo al potenziale ruolo dell’Ue nel contrastare il regime di Maduro.
Maria Corina Machado ha affermato che il futuro del Venezuela è di fondamentale importanza anche per la sicurezza dell’Europa. La leader dell’opposizione ha messo in evidenza il ruolo cruciale che l’Ue deve svolgere nel rovesciare il governo autoritario del Paese.
“La situazione in Venezuela è così critica per la sicurezza dell’emisfero occidentale e devastante dal punto di vista umano che diversi Paesi europei privi di storiche relazioni con l’America Latina hanno deciso di intervenire. È il caso della Francia, dei Paesi Bassi, dell’Italia e della Germania”, ha dichiarato Machado.
Venerdì scorso, anche la Repubblica Dominicana ha riconosciuto Edmundo González Urrutia come legittimo presidente eletto. Machado ha espresso il suo ringraziamento attraverso un post su X, sottolineando come “ogni giorno riceviamo sempre maggiore sostegno internazionale per difendere la sovranità popolare e la verità”.
Inoltre, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non vincolante giovedì scorso, che condanna il regime di Maduro e riconosce Edmundo Gonzalez Urrutia come il legittimo vincitore delle elezioni presidenziali. L’Unione Europea ha “condannato senza riserve e respinto con fermezza i brogli elettorali perpetrati dal Consiglio nazionale elettorale, di proprietà del regime, che ha rifiutato di pubblicare i risultati”.
“Ciò che è accaduto nel Parlamento dell’Ue è storico e di grande importanza per la nostra lotta, ci invia un chiaro messaggio: l’Europa è al nostro fianco… È evidente che la maggior parte della risoluzione ha ricevuto il sostegno di tutti i gruppi, compresi i socialisti. Pertanto, non dobbiamo soffermarci su dettagli marginali, l’Europa riconosce che Maduro non ha vinto“, ha commentato Machado.
Di contro, l’assemblea del Nicaragua ha definito la decisione dell’Ue come “un’ingerenza”. “Denunciamo e condanniamo l’ulteriore ingerenza del Parlamento europeo, caratterizzata da un’impronta coloniale in questioni che non lo riguardano”, ha dichiarato.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews