I vincoli normativi per l’installazione di condizionatori a Portofino sono molto severi. Tuttavia, alcuni residenti, esasperati dal caldo, hanno cercato modi per aggirare queste restrizioni. Si segnalano anche episodi di denunce e contro-denunce tra i cittadini.
Tra le affascinanti costruzioni colorate di Portofino, è scoppiata una contesa sugli impianti di condizionamento. La famosa località turistica ha vissuto un’estate eccezionalmente calda a luglio e nei primi giorni di agosto, costringendo i pochi abitanti (meno di 400) a cercare un ristoro dal caldo. Come? Attraverso il condizionamento d’aria, ovviamente. Ma l’installazione non è affatto semplice.
Portofino è, infatti, inserita in un parco naturale regionale, il che comporta limiti specifici. Per installare il motore per l’aria condizionata sono necessari permessi, e la posizione deve essere discreta per non rovinare il paesaggio da cartolina che caratterizza questo villaggio, considerato dal ministero dell’Economia il più prospero d’Italia. Qui, nel corso del tempo, hanno passeggiato figure celebri come Winston Churchill, la principessa Diana e, più di recente, la cantante Madonna, che ha festeggiato il suo 66° compleanno in Liguria con Dolce e Gabbana.
Tuttavia, dietro l’idilliaca atmosfera di questa località costiera si cela una vera e propria guerra tra residenti. Infatti, sembra che i cittadini si denuncino a vicenda per l’installazione di condizionatori senza autorizzazione. Di conseguenza, la polizia ha avviato indagini per fare luce su queste violazioni.
I condizionatori abusivi a Portofino: un clima di tensione
Secondo La Stampa, fino a maggio erano stati registrati solo 22 casi di impianti privi di autorizzazione a Portofino. A luglio, dopo una serie di controlli, sono emerse ulteriori undici irregolarità, in particolare in tre strade adiacenti alla piazza centrale. A sorpresa, quasi la metà di tali impianti risultava recente, installata a causa delle alte temperature estive.
Tuttavia, come riportato da il Corriere della Sera, alcuni vicini, forse infastiditi dal rumore o dall’aspetto dei condizionatori esterni, hanno iniziato a inviare e-mail anonime con fotografie alle autorità. Rispondendo a queste segnalazioni, gli agenti hanno chiesto agli infrattori di rimuovere gli impianti non autorizzati, di cui alcuni erano stati addirittura verniciati per cercare di mimetizzarsi con gli edifici storici, così da non incorrere in pesanti sanzioni che possono arrivare fino a 50mila euro.
La polizia utilizza droni per scovare le installazioni abusive
Le unità installate sui tetti sono più difficili da individuare, ma in alcuni casi è stato possibile rintracciarle grazie al rumore emesso. Fonti locali indicano che sono stati impiegati anche droni per rintracciarle, sebbene il sindaco di Portofino, Matteo Viacava, abbia smentito questa informazione in un’intervista al The Guardian.
“Vogliamo garantire il rispetto delle norme e la bellezza di Portofino deve essere preservata. Le unità devono essere collocate in posizioni non visibili. Stiamo procedendo gradualmente per sistemare tutto,” ha affermato il sindaco. Secondo lui, “rimuovendo le installazioni abusive daremo più valore al nostro villaggio,” ha aggiunto in un’intervista al Corriere.
Con negozi e ristoranti di lusso e un porto che ospita numerosi superyacht, Portofino è una delle mete più ambite dal jet-set internazionale in cerca di esclusività. A giugno, l’accesso alla splendida baia è stato chiuso per festeggiamenti pre-matrimoniali di Anant Ambani, figlio dell’uomo più ricco dell’India, costati 139 milioni di euro, con un’apparizione speciale di Andrea Bocelli.
Per i facoltosi visitatori a bordo di yacht di lusso, il problema dei condizionatori non esiste. Ma per la popolazione locale, specialmente dopo l’ultimo fine settimana, che è stato il più caldo dell’anno, con temperature che hanno superato i 40 gradi in diverse aree costiere, questo problema rimane attuale. Una situazione che è destinata a ripetersi, poiché i cambiamenti climatici in atto comporteranno un aumento della frequenza e dell’intensità di eventi meteorologici estremi, comprese ondate di calore.
Non si tratterà solo di motori dei condizionatori: il sindaco Viacava promette di attuare misure severe anche contro le antenne paraboliche, affermando che “non si possono avere così tante antenne.”