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Start-up e intelligenza artificiale: i Paesi europei leader

La crescita delle start-up in Europa e nel resto del mondo sta registrando un’impennata. Tuttavia, alcuni Paesi si trovano in una posizione decisamente più avanzata rispetto ad altri. Sono disponibili dati che indicano come il mercato potrebbe generare oltre 500 miliardi di euro in più all’anno, esclusivamente nel Vecchio Continente.

Il mercato globale dell’AI è in rapida espansione

È previsto che il mercato globale dell’intelligenza artificiale generativa cresca annualmente tra il 30% e il 40%. L’intensa concorrenza per attrarre nuove imprese è evidente. Anche se gli Stati Uniti sembrano predominare in questa corsa, alcuni Paesi europei sono emersi come hotspot per la creazione di start-up nel settore AI.

La tecnologia dell’AI generativa, capace di generare nuovi contenuti testuali e video, oltre a favorire uno sviluppo più rapido dei prodotti, è in continuo aumento. Nel 2023, questo mercato è stato valutato oltre 130 miliardi di euro.

Secondo l’ultimo rapporto sull’AI dell’Università di Stanford, nel 2023 gli investimenti privati totali ammontano a 62,5 miliardi di euro negli Stati Uniti, seguiti dalla Cina con 7,3 miliardi di euro. Allo stesso tempo, l’Unione Europea e il Regno Unito hanno attratto investimenti per circa 9 miliardi di euro. A livello globale, l’anno precedente ha visto una crescita di oltre il 40% nel numero di nuove start-up AI.

I Paesi europei leader nella creazione di start-up AI

Stando a quanto riportato dallo strumento di gestione dell’IA AIPRM, gli Stati Uniti occupano la prima posizione per la nascita di nuove aziende AI, dettando legge in termini di nuove start-up finanziate.

Tra i 14 Paesi analizzati, ben sei sono europei. Questo rapporto ha classificato i migliori Stati per avviare una start-up di AI utilizzando criteri come il numero di nuove aziende finanziate, gli investimenti privati, e la crescita nei settori di ricerca e sviluppo (R&S). I dati provengono da fonti quali il rapporto sull’AI di Stanford e lo studio condotto da Deloitte.

Singapore ha ottenuto il secondo posto, mentre la Svezia ha incassato il terzo posto, con un impressionante aumento dei ricavi del 1.127%.

La Svizzera, grazie a un ambiente imprenditoriale favorevole, ha raggiunto il quarto posto a livello globale. La Germania, sebbene piazzata bene, sembra avere condizioni meno favorevoli per le start-up rispetto alla Svizzera, collocandosi quindi al sesto posto.

La Spagna ha mostrato punteggi eccellenti in termini di ambiente imprenditoriale e finanziamenti per le start-up, superando sia la Germania che la Francia.

La Francia si è classificata nona a livello mondiale con un punteggio di 68,58/100. Nel 2023, con 10,4 miliardi di dollari (9,42 miliardi di euro) di investimenti privati totali in AI, è il Paese europeo con il maggior numero di aziende recentemente finanziate. Tuttavia, nel 2023, le assunzioni nel settore AI in Francia hanno subito una lieve flessione rispetto all’anno precedente.

“L’avvio di un’attività nel campo dell’AI sta diventando sempre più competitivo, man mano che il settore continua a crescere a ritmi sostenuti”, ha dichiarato Christoph C. Cemper, fondatore di AIPRM.

I potenziali guadagni per l’Europa

Secondo la società di consulenza McKinsey & Company, l’AI generativa potrebbe contribuire con 521 miliardi di euro all’economia europea , equivalente a circa un decimo del prodotto interno lordo (PIL) tedesco.

Per migliorare la competitività europea in questo mercato in espansione, è fondamentale adottare le tecnologie AI in modo più diffuso.

Nell’ambito della creazione, l’Europa è all’avanguardia in solo una delle otto categorie: apparecchiature a semiconduttori per l’AI. Secondo il rapporto McKinsey, il continente ha una quota di mercato inferiore al 5% nelle materie prime, progettazione e produzione di semiconduttori AI, nonché nell’infrastruttura cloud e nei supercomputer.

Per sostenere ulteriormente gli investimenti, nel gennaio 2024, la Commissione europea ha lanciato un pacchetto di innovazione per supportare le start-up e le piccole e medie imprese (PMI) del settore.

Si consiglia di aumentare ulteriormente gli investimenti, specialmente nelle applicazioni AI nei settori della sanità e della difesa, e di promuovere programmi volti a riqualificare la forza lavoro e a trattenere i talenti.

Un altro fattore cruciale è garantire prezzi energetici competitivi in Europa. L’AI è prevista per incrementare la domanda energetica nei data center, che potrebbe arrivare a rappresentare il 5% del consumo totale di elettricità entro la fine di questo decennio.

In Europa, la produttività del lavoro ha mostrato segni di rallentamento. Le stime di McKinsey indicano che l’AI generativa potrebbe aumentare il tasso di crescita annuale della produttività europea fino al 3% entro il 2030.

Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews

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