Tappi attaccati alle bottiglie: perché e il ruolo dell’UE

Il nuovo design dei tappi delle bottiglie di plastica ha sollevato molte critiche. Questa modifica è il risultato di una direttiva dell’Unione Europea, creata per abbattere l’immenso volume di rifiuti plastici che inquinano il nostro ambiente.

Aprire una bevanda fresca in una calda giornata estiva è senza dubbio uno dei piaceri della vita, ma questo momento di gioia sta cambiando a causa delle nuove regole imposte dall’Unione Europea sui tappi delle bottiglie in plastica.

Avrete sicuramente notato i nuovi tappi collegati alle bottiglie: questo cambiamento sarà presto visibile in tutti i Paesi dell’Unione, dal momento che l’introduzione è prevista per luglio. Scopriamo le motivazioni di queste nuove norme e le opinioni dei consumatori riguardo al nuovo design.

Qual è il nuovo design dei tappi delle bottiglie di plastica

Il nuovo design è relativamente semplice. Al posto dei tradizionali tappi avvitati, i nuovi tappi sono dotati di strisce di plastica che collegano il tappo stesso alla bottiglia.

Coca-Cola è stata tra le prime aziende a implementare questo cambiamento, diffondendo il design in tutta Europa nell’ultimo anno. “Un piccolo cambiamento che può avere un grande impatto, garantendo che i consumatori riciclino correttamente le nostre bottiglie e che nessun tappo venga abbandonato”, ha affermato Agnese Filippi, manager di Coca-Cola Irlanda, in vista della nuova introduzione.

Opinioni dei consumatori sui nuovi tappi delle bottiglie

All’inizio, Coca-Cola e altre grandi aziende produttrici di bevande non erano particolarmente entusiaste di modificare il design delle loro bottiglie. Nel 2018, quando l’Unione Europea ha annunciato per la prima volta queste regole, le aziende hanno espresso preoccupazioni, sostenendo che ciò avrebbe portato a un incremento della plastica e a costi aggiuntivi per i produttori.

Oggi, con l’implementazione della normativa in tutto il continente, molti consumatori si sono mostrati critici nei confronti del nuovo design. Diversi utenti sui social media hanno espresso il loro disappunto, lamentandosi che il tappo li colpisce in faccia mentre bevono e complica le operazioni di versamento delle bevande.

Perché i tappi sono attaccati alle bottiglie di plastica?

È ora obbligatorio per tutti i Paesi dell’Unione Europea adottare tappi che rimangono attaccati alle bottiglie entro luglio, applicabile per bottiglie di plastica fino a tre litri. Questo è parte di una direttiva UE annunciata nel 2018, finalizzata a ridurre i rifiuti di plastica monouso.

I tappi staccati dalle bottiglie sono stati vietati come parte di un piano più ampio per combattere i rifiuti di plastica in Europa, che rappresentano uno dei prodotti di plastica monouso più frequenti sulle spiagge. Attualmente, una grande quantità di questi tappi non viene riciclata e termina nei nostri oceani. Secondo le stime, nel 2019, la produzione e l’incenerimento della plastica hanno emesso nell’atmosfera oltre 850 milioni di tonnellate di gas serra.

I nuovi tappi di plastica fanno parte di una serie di misure adottate dall’Unione Europea. Inoltre, imballaggi per frutta e verdura fresca, prodotti di toeletta per mini hotel e packaging per il fast food saranno presto banditi secondo la legge approvata a marzo. Sebbene sia una battaglia ardua, con notevoli pressioni da parte dei lobbisti contro queste misure e recenti polemiche nei confronti del Green Deal europeo, c’è speranza che avere il tappo attaccato renda le persone meno propense a gettarlo via, poiché per farlo dovrebbero smaltire l’intera bottiglia.

Gli Stati membri dell’Unione hanno libertà di stabilire requisiti di design specifici, a condizione che “i tappi e i coperchi rimangano attaccati ai contenitori durante l’uso previsto del prodotto”. Pertanto, il design attuale delle bevande come Coca-Cola non è l’unico possibile, anche se è destinato a diventare il più comune vista la loro posizione di mercato. Anche altre grandi aziende nel settore delle bevande hanno già adottato il design della Coca-Cola.

Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews

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