A partire da giugno 2022, Gazprom ha cominciato a ridurre significativamente le forniture di gas verso l’Europa, concentrandosi in particolare sulla Germania. Entro la fine di agosto dello stesso anno, le forniture sono state completamente interrotte.
Il tribunale arbitrale internazionale di Stoccolma ha autorizzato l’azienda energetica tedesca Uniper a richiedere un risarcimento superiore a 13 miliardi di euro per i tagli alle forniture di gas nel corso degli ultimi due anni.
Dopo l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina nel febbraio 2022, Gazprom ha invocato la causa di “forza maggiore” come giustificazione per la diminuzione delle forniture e per l’eventuale chiusura totale del gasdotto Nord Stream.
La “forza maggiore” consente generalmente a un’azienda di essere esentata dagli obblighi contrattuali e dalle azioni legali conseguenti. Tuttavia, affinché tale giustificazione venga accettata, l’evento deve essere altamente imprevisto e incontrollabile.
Oltre a Uniper, Gazprom ha invocato situazioni di forza maggiore anche nei confronti di altri clienti europei, come il gruppo energetico tedesco RWE. Nel caso specifico di Uniper, la compagnia non ha fornito dettagli sui motivi alla base della sua decisione, spingendo così Uniper a intraprendere azioni legali. La decisione del tribunale arbitrale ha riconosciuto il diritto di Uniper a rescindere i contratti di fornitura di gas a lungo termine con Gazprom.
Per Uniper, che dipendeva in modo significativo dalle forniture di Gazprom, la riduzione ha rappresentato un notevole shock, costringendo l’azienda a cercare fornitori alternativi sul mercato spot, a costi molto superiori e con breve preavviso. Questo ha comportato perdite ingenti e ha portato l’azienda sull’orlo dell’insolvenza.
Michael Lewis, amministratore delegato di Uniper, ha dichiarato: “Questa sentenza porta chiarezza giuridica a Uniper. Con il diritto di recesso riconosciuto dalla sentenza arbitrale, stiamo chiudendo i contratti con Gazprom Export. La cessazione di questi contratti è l’ultima di una serie di decisioni coerenti prese negli ultimi tre anni. In questo periodo, Uniper ha abbandonato la sua partecipazione nel finanziamento del gasdotto Nord Stream 2, ha disinvestito nella controllata russa Unipro e ha lasciato scadere i contratti di fornitura di carbone con la Russia”.
Lewis ha inoltre indicato che Uniper ha adottato ulteriori misure per espandere e diversificare le sue fonti di gas e i fornitori.
Forniture in diminuzione
Le forniture di gas di Gazprom all’Europa sono state ridotte in più fasi nel corso dei mesi: a giugno 2022, le forniture dal gasdotto Nord Stream 1 sono diminuite di circa il 75%, passando da 170 milioni a 40 milioni di metri cubi al giorno.
Successivamente, a luglio 2022, la Russia ha chiuso il Nord Stream 1 per lavori di manutenzione e riparazioni per un periodo di circa dieci giorni. Tuttavia, quando le forniture sono riprese, ulteriori tagli hanno portato i volumi a soli 20 milioni di metri cubi al giorno. Alla fine di agosto 2022, il gasdotto Nord Stream 1 è stato chiuso definitivamente a causa di problemi tecnici, e da allora non è stato più operativo.
Nel mese di settembre 2022, sono occorse esplosioni sui gasdotti Nord Stream 1 e 2, senza che siano stati identificati i responsabili.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews