Il sentiment dei mercati ha subito un deterioramento a causa delle incertezze relative alle elezioni presidenziali statunitensi che si svolgeranno la prossima settimana. In questo contesto, il dollaro ha mostrato segni di debolezza in vista del rapporto sui salari non agricoli in arrivo.
I mercati globali hanno ampliato le perdite di questa settimana, influenzati dalle incertezze legate alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. I principali indici in America e in Europa sono orientati verso una chiusura negativa, a causa della competizione accesa tra Trump e Harris.
Michael McCarthy, esperto di mercato e Chief Commercial Officer di Moomoo Australia, ha affermato: “Il risultato elettorale statunitense che preoccupa maggiormente i mercati globali è una situazione di stallo, in assenza di un vincitore chiaro. Un simile esito potrebbe mettere a repentaglio il mercato toro che ha caratterizzato le azioni statunitensi negli ultimi quattro anni, influenzando negativamente anche le borse globali”.
Nel frattempo, il dollaro ha mostrato segni di indebolimento in vista della pubblicazione dei dati riguardanti i salari non agricoli odierni, a causa delle aspettative di un raffreddamento nel mercato del lavoro. I beni rifugio come oro, argento e criptovalute hanno registrato un ritracciamento dai massimi settimanali di giovedì, suggerendo un riposizionamento degli investitori in vista di un periodo potenzialmente turbolento.
I rendimenti dei titoli di Stato hanno continuato a salire, sollecitati dalle preoccupazioni riguardo all’inflazione, ulteriormente amplificate dal fenomeno del “Trump Trade”. Il prezzo del greggio ha rimbalzato dopo i ribassi di lunedì, mentre gli operatori stanno rivalutando le tensioni in Medio Oriente e i dati economici dalla Cina.
Europa, crescita dell’inflazione di fondo
Secondo la stima flash di Eurostat, l’inflazione complessiva nell’Eurozona è aumentata al 2% in ottobre, rispetto all’1,7% del mese precedente. L’inflazione di fondo si è mantenuta stabile al 2,7% su base annua, superando le previsioni. Questi dati potrebbero spingere la Banca Centrale Europea a adottare una strategia più cauta riguardo ai tagli dei tassi, a favore dell’euro, il quale ha raggiunto i massimi rispetto al dollaro Usa negli ultimi due settimane.
Tutti gli indici azionari europei hanno registrato ribassi questa settimana. L’Euro Stoxx 600 è calato del 2,61%, il DAX tedesco ha perso l’1,98%, il CAC 40 francese ha ceduto l’1,96% e il FTSE 100 britannico ha visto un ribasso dell’1,68% negli ultimi cinque giorni di trading.
Per quanto riguarda i settori, tutte le categorie hanno subito perdite settimanali a causa del risk sentiment, con il settore tecnologico che ha registrato i cali più significativi. Le azioni di ASML hanno visto un ribasso del 6,64%, mentre SAP ha perso l’1,76%. Questi ribassi riflettono la sofferenza di Wall Street, dove la performance delle principali aziende tecnologiche statunitensi ha influito negativamente sui titoli di crescita a livello globale.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews