Israele colpisce scuola a Gaza City: numerosi morti e feriti

L’esercito israeliano ha bombardato una scuola a Gaza City, causando secondo le autorità locali decine di morti e feriti. In contrasto, l’IDF ha dichiarato che il bersaglio dell’operazione era un centro di comando di Hamas.

Mentre la tensione tra Hezbollah e Israele rimane elevata, gli attacchi israeliani contro strutture nella Striscia di Gaza continuano. Sabato, l’IDF ha colpito una scuola nella zona di Zeitoun a Gaza City, determinando la morte di almeno 22 persone e il ferimento di trenta, molte delle quali donne e bambini.

Secondo l’esercito israeliano, l’attacco era mirato a un centro di comando di Hamas situato all’interno dell’istituto scolastico, con l’intento di minimizzare i danni ai civili attraverso l’impiego di munizioni di precisione e sorveglianza aerea.

Israele colpisce scuole e ospedali nella caccia a Hamas

L’esercito ha ripetutamente accusato Hamas di utilizzare infrastrutture civili come scuole, ospedali e strutture delle Nazioni Unite per le proprie operazioni. Il dibattito sull’uso di tali edifici è al centro del conflitto che perdura da quasi un anno.

All’inizio di questo mese, un attacco israeliano ha distrutto una scuola nel campo profughi di Nuseirat, portando alla morte di 14 persone, stando a quanto riferito dai funzionari medici palestinesi. L’IDF ha sostenuto di aver colpito militanti di Hamas che pianificavano attacchi dal suo interno.

A luglio, raid aerei israeliani hanno colpito una scuola per donne a Deir al-Balah, provocando la morte di almeno 30 persone che vi si erano rifugiate. Anche in questo caso, l’esercito ha affermato di aver preso di mira un centro di comando di Hamas utilizzato per dirigere attacchi contro le forze israeliane e per accumulare “grandi quantità di armi”.

In aggiunta, il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che cinque dei suoi dipendenti sono stati uccisi e altri cinque sono rimasti feriti in seguito a un attacco israeliano che ha colpito i magazzini del ministero nella zona meridionale di Musbah.

Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews

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