Manca davvero poco e scopriremo chi sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Euronews vi guiderà nei momenti finali di questa intensa campagna elettorale, offrendovi tutti i dettagli necessari per rimanere aggiornati.
Gli occhi di milioni di persone in Europa saranno incollati agli schermi domani sera, per conoscere i risultati delle elezioni americane, che porteranno alla Casa Bianca il prossimo leader di una delle nazioni più influenti del mondo.
La decisione dei 50 Stati americani avrà ripercussioni significative anche sull’Europa, in particolare per quanto riguarda commercio, economia, tecnologia, ambiente e sanità.
Circa 65 milioni di elettori americani hanno già espresso la loro preferenza attraverso il voto anticipato e per corrispondenza.
Ma cosa possiamo aspettarci dalla notte delle elezioni?
Focus sugli Stati in bilico
Non sarà necessario seguire lo scrutinio in tutti gli Stati. Ce ne sono sette, definiti “Swing states”, che determineranno veramente l’esito. Questi sono: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Negli altri Stati, i risultati sono relativamente prevedibili.
La sfida più importante avrà luogo in Pennsylvania, che dispone di ben 19 grandi elettori, il numero più alto tra gli swing states.
Quando saranno disponibili i primi risultati
Primi exit poll
I primi risultati sono attesi intorno alle 23:00 CET (Central European Time – orario italiano), fornendo una prima indicazione sui trend di voto. Tuttavia, è importante notare che i seggi rimarranno aperti ancora per diverse ore.
Gli exit poll offriranno anche informazioni preziose sull’affluenza alle urne e sulla composizione demografica dei votanti—istruzione, origine, sesso ed età. Questi dati spesso anticipano quale direzione sta prendendo la corsa finale.
Chiusura dei seggi
I seggi chiuderanno tra le 23:00 e le 5:00, partendo da Kentucky e Indiana fino ad arrivare a Alaska e Hawaii. Tuttavia, con rispettivamente solo tre e quattro grandi elettori, i loro risultati non influenzeranno significativamente il risultato finale.
Per quanto riguarda gli stati chiave, i seggi in Georgia chiuderanno all’1:00, in North Carolina all’1:30, in Pennsylvania alle 2:00, in Michigan tra le 2:00 e le 3:00, in Nevada alle 4:00 e infine in Wisconsin e Arizona alle 3:00.
Decisoni di voto
Non è garantito che tutti gli Stati annunceranno i risultati durante la notte. I dati iniziali importanti dovrebbero arrivare dalla Georgia intorno alle 4 del mattino, seguiti dal North Carolina e dal Michigan.
Questi Stati conteggiano le schede inviate per posta prima della chiusura dei seggi, a differenza di altri. I primi risultati provenienti da questi Stati potrebbero già delineare il tono della serata. Se uno dei candidati riesce a vincere sia in Georgia che in North Carolina, i voti elettorali dell’Arizona potrebbero diventare determinanti.
Quando il margine di vantaggio tra i due candidati è molto stretto, potrebbe essere richiesto un riconteggio delle schede, il che potrebbe ulteriormente ritardare il risultato finale.
Nel 2020 solo l’Arizona ha reso pubblici i risultati la sera stessa delle elezioni. Gli altri Stati hanno impiegato più tempo, ed alcuni hanno impiegato giorni o addirittura settimane a causa di riconteggi.
Saranno le cose così semplici?
Probabilmente no. Sia i repubblicani di Donald Trump che i democratici di Kamala Harris hanno già allestito contestazioni legali che potrebbero portare a riconteggi. Questa campagna elettorale è stata caratterizzata da forti tensioni, comprese polemiche personali e dubbi sull’integrità del processo.
Inoltre, non si possono escludere proteste. Vale la pena ricordare che la vittoria di Joe Biden nel 2020 su Trump ha scatenato un’insurrezione al Campidoglio nel gennaio 2021, un episodio che un gruppo di Congresso ha definito un tentativo di colpo di Stato.
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