Piano Marshall Solare per la rinascita dell’Ucraina

Attivisti ambientalisti sollecitano l’adozione di un Piano Marshall per l’energia solare, in preparazione alla Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina. L’implementazione dell’energia rinnovabile potrebbe rivelarsi una soluzione cruciale per il Paese, gravemente colpito dalla guerra.

Secondo un recente studio, l’Ucraina ha la potenzialità di installare una capacità di energia solare cinque volte superiore rispetto all’attuale strategia governativa.

Greenpeace ha fatto richiesta affinché il Paese, in questa fase di crisi, abbracci un “Piano Marshall per l’energia solare”, un richiamo al programma statunitense che ha contribuito alla ricostruzione dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il rapporto, commissionato alla società di consulenza economica Berlin Economics, è stato pubblicato in preparazione della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, in programma a Berlino la prossima settimana.

“La crisi energetica deve essere una priorità fondamentale della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina”, afferma Andree Böhling, esperto di energia di Greenpeace. “Un’espansione rapida e massiccia dell’energia solare, tramite un ‘Piano Marshall per l’energia solare’, dovrebbe rivestire un ruolo centrale”, aggiunge.

Perché l’Ucraina ha urgentemente bisogno di promuovere l’energia solare

Sin dall’inizio dell’invasione russa su larga scala nel 2022, più della metà della capacità produttiva di energia elettrica dell’Ucraina è stata distrutta o catturata. Le installazioni energetiche hanno subito intensi attacchi missilistici e droni negli ultimi mesi.

“Questo ha portato a black-out generalizzati in tutto il Paese, sollevando preoccupazioni sulla futura disponibilità di energia per le città ucraine e lasciando milioni di persone con il rischio di affrontare un inverno gelido se l’Europa non agirà tempestivamente”, ha dichiarato a Euronews Green Svitlana Romanko, fondatrice e direttrice del gruppo di attivismo Razom We Stand.

Circa la metà delle centrali idroelettriche nel paese sono state distrutte o danneggiate, e quasi la metà dei reattori nucleari è fuori uso a causa dell’occupazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

“L’energia solare è essenziale per il ripristino dell’approvvigionamento energetico dell’Ucraina, poiché può essere realizzata in modo rapido, economico e efficiente”, continua Böhling. “Le installazioni solari decentralizzate sono inoltre significativamente meno vulnerabili agli attacchi russi e possono fornire un’energia affidabile a famiglie e comunità in tempi brevi”.

Quanta energia solare dovrebbe essere installata in Ucraina?

Secondo Romanko, la devastazione inflitta dalla Russia rappresenta “l’occasione di ricostruire l’infrastruttura energetica in modo più intelligente e localizzato, con una risposta innovativa alle minacce alla sicurezza energetica”.

Il “Piano Ucraina” recentemente approvato dal governo prevede l’attivazione di 0,7 gigawatt (GW) di capacità solare aggiuntiva entro il 2027.

Tuttavia, lo studio commissionato da Greenpeace suggerisce che l’Ucraina possa ambire a risultati più audaci. L’analisi di Berlin Economics rivela che una capacità di 3,6 GW nei prossimi tre anni non solo è realizzabile, ma anche vantaggiosa dal punto di vista economico. Entro il 2030, si ipotizza una capacità totale installata che potrebbe lievitare fino a 14 GW, partendo dagli attuali 5,6 GW.

Questo studio delinea diversi approcci affinché l’Ucraina possa raggiungere un futuro luminoso, ma il successo dipende notevolmente dal supporto internazionale.

Come l’Ucraina può incrementare la sua energia solare

Esistono diversi ostacoli che ostacolano il potenziale solare dell’Ucraina. La mancanza di incentivi per attrarre investitori, l’instabilità della rete e la scarsità di manodopera sono i tre problemi principali evidenziati da Greenpeace.

La ONG richiede che i Paesi alleati contribuiscano fornendo prestiti a tassi agevolati attraverso supporto finanziario, condividendo know-how tecnico e professionisti qualificati, oltre a tecnologie per lo stoccaggio dell’energia.

Un recente rapporto di Razom We Stand sottolinea inoltre che le attuali normative non identificano la “generazione elettrica decentralizzata” e non disciplinano i sistemi di accumulo energetico o i piccoli sistemi di distribuzione. Semplificare l’accesso alla rete è cruciale per aumentare il numero di progetti sicuri.

I sostenitori della campagna si augurano altresì che i Paesi dell’Unione Europea investano in nuovi progetti di interconnessione con l’Ucraina e in iniziative transfrontaliere volte a rafforzare la sicurezza regionale.

La Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina può accelerare il cammino verso l’energia solare?

“Maggiore sostegno a progetti sostenibili, decentralizzati, efficienti e basati sulle energie rinnovabili aiuterà a rendere l’Ucraina il primo Paese del dopoguerra ricostruito con successo grazie alle energie rinnovabili, creando un’importante base per future azioni climatiche”, afferma Romanko.

La Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, che si svolgerà a Berlino l’11 e 12 giugno, rappresenta un’opportunità unica per mettere in pratica un futuro ecologico.

Tuttavia, l’attivista esprime rammarico per il fatto che le questioni energetiche siano “poco presenti nell’agenda” dell’evento.

Quest’anno la conferenza si concentra sulla ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione, esaminando vari aspetti commerciali, sociali e comunitari per riportare il Paese sulla giusta via.

Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews

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