La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è arrivata a Kiev per un incontro cruciale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Durante questo colloquio, hanno discusso gli ultimi sviluppi riguardanti il conflitto in corso e le sfide legate all’emergenza energetica, acuiti dagli attacchi russi.
Il viaggio di von der Leyen, avvenuto venerdì scorso, ha come obiettivo primario quello di supportare l’Ucraina nel ripristino delle sue infrastrutture elettriche, seriamente compromesse dalla guerra, e nel rafforzare il sistema di riscaldamento in vista dell’imminente inverno.
A causa del conflitto, quasi la metà delle risorse energetiche ucraine è stata distrutta, causando frequenti blackout che lasciano le regioni orientali senza elettricità anche per quattro ore consecutive. Von der Leyen ha sottolineato che le conseguenze sono paragonabili a quelle di un’intera nazione baltica priva di corrente elettrica.
“La stagione del riscaldamento sta per iniziare e gli attacchi incessanti della Russia mirano a causare il massimo dei danni alle nostre infrastrutture energetiche civili”, ha affermato all’arrivo a Kiev. Ha anche aggiunto: “Supporteremo l’Ucraina nei suoi audaci sforzi per affrontare questa difficile situazione”.
Un punto focale della missione è l’aiuto all’Ucraina nella decentralizzazione della propria rete elettrica, riducendo la dipendenza dalle grandi centrali, che sono più facili bersagli per gli attacchi russi. Solo la scorsa settimana, più di 260 missili sono stati lanciati in un massiccio bombardamento sulle infrastrutture energetiche ucraine.
I Paesi europei hanno già inviato oltre diecimila generatori e trasformatori e stanno fornendo anche turbine a gas più piccole e mobili, che risultano più difficili da colpire e più semplici da riparare. L’obiettivo è contribuire a soddisfare circa il 25% dei 17 gigawatt di energia di cui l’Ucraina avrà bisogno durante l’inverno.
L’Unione Europea punta a mantenere i cittadini in Ucraina
L’Unione Europea sta anche attuando misure per incentivare la popolazione a rimanere nel proprio Paese, dato che circa 4 milioni di persone sono fuggite dall’inizio della guerra nel febbraio 2022, molte verso la Polonia e altre nazioni vicine. Bruxelles offre sostegno, inclusi aiuti a breve termine per l’alloggio, l’accesso al lavoro e all’istruzione, ma il numero di persone in fuga è recentemente aumentato. Si stima che ogni settimana circa diecimila persone chiedano assistenza.
Giovedì, la Commissione ha annunciato un ulteriore contributo di 160 milioni di euro per rendere più solida la rete energetica dell’Ucraina, di cui 100 milioni provengono dai proventi degli interessi sui beni russi congelati.
Von der Leyen ha chiarito: “Il piano è quello di far sì che la Russia contribuisca tramite le entrate generate dai suoi beni congelati”. Lei e Zelensky valuteranno anche l’uso dei prestiti organizzati dal G7 per supportare l’economia ucraina, fortemente danneggiata dal conflitto, e discuteranno i progressi di Kiev per un eventuale ingresso nell’Unione Europea.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews