Le agenzie di intelligence statunitensi hanno messo in guardia su come la Russia si stia affermando come la “minaccia più attiva”, intensificando la diffusione di fake news e video fuorvianti sulla frode elettorale. Questo sforzo è volto a contaminare il dibattito pubblico e alimentare la polarizzazione tra l’elettorato americano.
I servizi segreti degli Stati Uniti, tra cui l’Office of the Director of National Intelligence, l’FBI e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, hanno indicato che si prevede un aumento delle operazioni di influenza straniera “in particolare nel giorno delle elezioni e nelle settimane successive”, finalizzate a “creare divisioni tra gli americani”.
Secondo la dichiarazione, “la Russia è la minaccia più attiva”, e gli attori russi sono impegnati a realizzare articoli e video falsi per “seminare paura tra gli elettori”.
Manipolazioni russe: contenuti falsi in circolazione
Tra i vari esempi forniti dall’intelligence, vi è un articolo recente di attori russi che sosteneva in modo infondato che funzionari degli Stati in bilico stessero architettando un piano di frodi. Inoltre, è stato diffuso un video con una falsa intervista a una persona che affermava di aver commesso frodi elettorali in Arizona, già smentita dal segretario di Stato. Un altro video riguardante sospette frodi in due contee in Georgia si è rivelato falso e prodotto da una troll farm russa. Anche le immagini di una persona che strappa schede elettorali in Pennsylvania, diffuse recentemente, risultano false e collegate a queste azioni.
Questi tentativi potrebbero alimentare la violenza, compresa quella contro gli ufficiali elettorali, hanno avvertito gli esperti. “Ci aspettiamo che gli attori russi continuino a diffondere questi contenuti durante il giorno delle elezioni e nei giorni e nelle settimane immediatamente successivi alla chiusura dei seggi”.
L’inquinamento del dibattito pubblico rientra in una strategia più ampia da parte della Russia, mirata a minare la fiducia nel processo elettorale e a favorire la polarizzazione tra l’elettorato americano.
Le agenzie hanno confermato che la Russia, già coinvolta nelle elezioni presidenziali del 2016 e del 2020 per favorire Donald Trump, sembra avere una nuova preferenza per il candidato repubblicano.
Oltre alla diffusione di video ingannevoli, i funzionari statunitensi hanno accusato i media statali russi di portare avanti un’operazione clandestina per promuovere contenuti favorevoli alla Russia nel pubblico americano, portando al sequestro di numerosi domini web ritenuti veicoli di propaganda.
Coinvolgimento dell’Iran nella disinformazione
I funzionari hanno anche evidenziato i tentativi di interferenza da parte dell’Iran, che ha incluso operazioni di hacking e leaking progettate per danneggiare la candidatura di Trump. A settembre, il dipartimento di Giustizia ha accusato tre hacker iraniani per tali attività.
Analisi effettuate da Microsoft hanno mostrato che gli attori iraniani hanno creato siti web ad hoc per diffondere fake news e si sono avvalsi di attivisti online per cercare di influenzare il voto. Lo scorso mese, il gigante tecnologico ha reso noto che gli attori iraniani, noti per aver inviato e-mail intimidatorie a elettori statunitensi nel 2020, stanno monitorando siti web e campagne mediatiche di rilievo, sollevando preoccupazioni su possibili ulteriori interventi.
Nonostante le accese accuse provenienti da diverse aziende tecnologiche e dalle agenzie d’intelligence, Russia, Cina e Iran hanno negato ogni coinvolgimento nelle elezioni statunitensi di martedì.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews