Le città ospitanti investono miliardi per realizzare le infrastrutture necessarie. La capitale francese si appresta a ospitare i Giochi estivi per la terza volta: il Comitato organizzatore afferma che ogni cosa sia sotto controllo, ma è davvero così?
L’organizzazione delle Olimpiadi è un argomento controverso. Per le città che ospitano questi eventi, si tratta di un’opportunità per brillare sulla scena mondiale, ma, in molte occasioni, i costi per costruire le infrastrutture hanno avuto un impatto negativo sulle finanze dei Paesi coinvolti.
Il budget olimpico
La quasi totalità (96%) del budget per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 proviene dal settore privato, inclusi il Comitato Olimpico Internazionale (Cio), le aziende partner, i ricavi derivanti dai biglietti e le licenze.
Quest’anno sono stati allocati 4,38 miliardi di euro per il Comitato organizzatore di Parigi 2024.
- 100% di finanziamento privato per l’organizzazione dei Giochi Olimpici.
- €1.2 miliardi dal Cio: di cui €750 milioni da diritti televisivi e €470 milioni dai partner TOP.
- Biglietteria/hospitality/licensing: €1.4 miliardi. Biglietteria: €1.1 miliardi, Hospitality €170 milioni e licensing €127 milioni.
- Partnership: €1.1 miliardi.
- Altri ricavi: €0.2 miliardi.
- 4% di finanziamento pubblico destinato all’organizzazione dei Giochi Paralimpici.
Il contributo del Cio include anche 435 milioni di dollari (circa 400 milioni di euro) per il sostegno indiretto, come la gestione delle operazioni di trasmissione e altre forme di supporto al Comitato organizzatore.
Alcune città ospitanti sono finite in bancarotta
Ad alcune città che hanno ospitato i Giochi sono serviti decenni per saldare i debiti accumulati. Alcune sono ancora alle prese con i debiti, mentre altre non sono riuscite a evitare la bancarotta. Montreal, per esempio, ha accumulato debiti che ammontano a miliardi di dollari per ospitare i Giochi, e le sono serviti trent’anni per rimettere in ordine i conti, raggiungendo la stabilità finanziaria solo nel 2006.
Anche la Grecia ha vissuto un periodo difficile. La crisi del debito greco è esplosa nel 2009 e alcuni sostengono che i Giochi estivi del 2004 abbiano accelerato la bancarotta del Paese.
Secondo James McBride e Melissa Manno del Council on Foreign Relations (Cfr), esperti di politica estera e affari internazionali, “quasi tutte le strutture costruite per le Olimpiadi di Atene nel 2004, il cui costo ha contribuito alla crisi del debito greco, sono ora in stato di abbandono”.
Tuttavia, ci sono opinioni discordanti. Un documento inviato a Euronews dal Cio, intitolato “Rianalisi, misurazioni e percezioni errate degli sforamenti di costo dei Giochi olimpici”, afferma che “il costo dei Giochi rappresenta meno dello 0,28% del PIL; di conseguenza, è chiaro che i Giochi non possono causare una grave crisi economica nazionale”.
“I miglioramenti nella pianificazione urbana, insieme alla visibilità globale che la città ottiene durante i Giochi, hanno portato a una significativa crescita del turismo post-evento”, ha sottolineato il Cio a Euronews. “Nel 2003, la Grecia ha registrato 12 milioni di visite turistiche, mentre nel 2015 ha visto circa 23,5 milioni di visitatori”.
Non ci sono prove definitive che le Olimpiadi del 2004 abbiano innescato la crisi del debito greco, ma i costi sostenuti dalla città e dal Paese hanno influito sulla situazione finanziaria. Questo evento rimane un argomento controverso, poiché il Cio continua a sostenere che sia stato benefico per la città. È dunque importante analizzare anche il periodo precedente e la situazione economica delle città prima dell’assegnazione dei Giochi.
Sochi, che ha ospitato i Giochi invernali nel 2014, ha vissuto un’esperienza simile. Inizialmente, il budget era di circa 9,5 miliardi di euro, ma la spesa finale ha raggiunto circa 47 miliardi di euro, rendendo queste Olimpiadi le più costose mai realizzate. Il Cio attribuisce parte di questa cifra gonfiata alla stampa, che includerebbe progetti non necessari per i Giochi. Questi ultimi sono stati visti come catalizzatori per ripensare il sistema dei trasporti e le infrastrutture urbane, con l’obiettivo di sviluppare una destinazione turistica aperta tutto l’anno.
Inaspettatamente, la Russia aveva promesso di coprire le spese grazie all’intervento di investitori privati, ma secondo l’Associated Press, almeno due oligarchi avrebbero spostato le loro spese sullo Stato, lasciando il conto ai contribuenti russi.
Il Cio, in risposta, cita un rapporto di PriceWaterhouseCoopers da loro commissionato, secondo il quale l’investimento negli impianti sportivi “sono stati di circa 11,2 miliardi di euro”.
L’effetto Parigi
In passato, una parte significativa del budget olimpico è stata destinata alla costruzione delle infrastrutture necessarie, come il villaggio olimpico, le sedi per le cerimonie di apertura e chiusura, gli impianti sportivi e gli alloggi.
Il Comitato organizzatore di quest’anno ha fatto dei passi significativi per rendere i Giochi più sostenibili dal punto di vista ambientale e economico. Nel 2014, il Cio ha implementato una serie di riforme sotto l’Agenda Olimpica 2020, la prima delle quali è stata quella di promuovere l’uso massimo delle strutture esistenti e l’adozione di sedi temporanee e rimovibili. “Il Cio deve consentire, per i Giochi Olimpici, l’organizzazione di interi sport o discipline al di fuori della città ospitante o, in casi eccezionali, al di fuori del Paese ospitante, in particolare per motivi geografici e di sostenibilità”.
Con l’assegnazione dei Giochi a Parigi nel 2024, la città diventa il primo esempio dell’applicazione integrale di queste raccomandazioni del Cio. Per ridurre al minimo il rischio di indebitamento e rispettare gli obiettivi di sostenibilità, il 95% delle strutture saranno già esistenti o temporanee.
Le competizioni si svolgeranno in luoghi emblematici, come il beach volley sotto la Torre Eiffel e l’equitazione presso la Reggia di Versailles, oltre che in impianti già a disposizione, come i campi del Roland Garros e lo Stade de France.
Un solo nuovo impianto, il Centro acquatico di Seine-Saint-Denis, è stato costruito per l’occasione, e dopo i Giochi diventerà un centro sportivo per la comunità. L’Adidas Arena è un’altra struttura di recente realizzazione, non costruita appositamente per le Olimpiadi ma utilizzata come tale durante gli eventi olimpici e paralimpici.
Il Villaggio Olimpico è un investimento inevitabile. Quest’anno si estende su tre comuni – Saint-Denis, Saint-Ouen-sur-Seine e L’Île-Saint-Denis – e sarà trasformato in quartieri e uffici di servizio a seguito della chiusura dei Giochi.
Per migliorare la città, il sindaco Anne Hidalgo ha avviato un processo di bonifica della Senna, che ospiterà la cerimonia di apertura e le competizioni di triathlon.
Gioco d’attesa
Finché i Giochi non saranno completati, sarà difficile valutare l’impatto economico a Parigi. “Essendo la prima Olimpiade pianificata e realizzata secondo l’Agenda Olimpica 2020, Parigi 2024 dimostra l’influenza positiva delle ambiziose riforme del Cio e la capacità degli organizzatori francesi di adattare i Giochi alle esigenze locali e al contesto attuale”, ha comunicato il Cio a Euronews.
Pochi giorni prima dell’inizio dei Giochi, il presidente del Comitato organizzatore, Tony Estanguet, ha dichiarato in conferenza stampa che per l’organizzazione dell’evento sono stati spesi 4,5 miliardi di euro, ovvero 220 milioni in più rispetto al budget inizialmente previsto.