La valutazione da parte della Commissione Europea era inizialmente programmata per giugno di quest’anno.
È stata annunciata la decisione di posticipare la pubblicazione del rapporto della Commissione Europea riguardante l’efficacia delle normative contro i contenuti terroristici online al 2025. Questo rinvio è stato deciso per includere l’analisi dell’attacco di Hamas contro Israele avvenuto il 7 ottobre 2023, come comunicato dall’esecutivo dell’Unione Europea durante un’interrogazione parlamentare.
Il regolamento sui contenuti terroristici online, entrato in vigore nel giugno 2022, ha come obiettivo quello di contrastare l’uso indebito dei social media e del dark web da parte dei terroristi, attuando misure per la radicalizzazione, il reclutamento e l’incitamento alla violenza.
Rispondendo alle domande del europarlamentare tedesco Patrick Breyer, appartenente al Partito dei Verdi, la commissaria europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson, ha comunicato che l’adozione della relazione di valutazione, inizialmente prevista per giugno, è adesso programmata per il secondo trimestre del 2025.
Questa relazione seguirà il programma di attuazione e monitoraggio, la cui adozione ha subito un ritardo a causa della tardiva trasmissione di informazioni cruciali da parte degli Stati membri e dei fornitori di servizi di hosting. “Riteniamo sia importante riflettere sull’applicazione del regolamento alla luce dell’attacco terroristico di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023”, ha aggiunto Johansson.
Secondo quanto stabilito dal regolamento, le piattaforme online sono obbligate ad adottare misure preventive contro eventuali usi impropri. Questa normativa dell’UE è stata ispirata da eventi come gli attacchi terroristici in livestreaming a Christchurch, in Nuova Zelanda, e a Buffalo, negli Stati Uniti, avvenuti nel maggio 2022.
I fornitori di servizi internet hanno l’obbligo di rimuovere i contenuti terroristici online entro un’ora dalla ricezione di un ordine di rimozione emesso da un’autorità nazionale. Le autorità possono anche infliggere sanzioni alle piattaforme che non rispettano tali normative.
Inoltre, la Commissione ha il potere di rimuovere contenuti ai sensi del Digital Services Act, che è entrato in vigore per le piattaforme online di grandi dimensioni nell’agosto 2023. A dicembre, l’esecutivo dell’UE ha avviato un’indagine su X in relazione alla diffusione di contenuti illegali riguardanti gli attacchi di Hamas contro Israele.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews