Fonti ucraine riferiscono che il sito militare di Toropets era adibito all’immagazzinamento di serbatoi di carburante, missili per sistemi di lancio Iskander e Tochka-U, bombe aeree guidate e munizioni di artiglieria.
Ristrutturato nel 2018, si stima che la struttura di Toropets, situata nell’Oblast di Tver, abbia accumulato circa 30.000 tonnellate di materiali bellici. L’ex viceministro della Difesa russa, Dmitry Bulgakov, aveva affermato all’epoca che il sito rispettava i massimi standard internazionali, capace di proteggere le armi immagazzinate da attacchi missilistici e da eventuali minacce nucleari. Tuttavia, Bulgakov è stato arrestato all’inizio dell’anno con accuse di corruzione.
Il complesso di stoccaggio di Toropets si estende per oltre 5 chilometri quadrati, con un perimetro che supera i 12 chilometri.
La città di Toropets si trova a circa 470 chilometri a nord del confine ucraino, e la distruzione delle munizioni presenti nel sito potrebbe avere ripercussioni sul gruppo operativo settentrionale delle forze armate russe, inclusi i rifornimenti per le truppe a Kursk, Belgorod e Bryansk.
Secondo i rapporti ucraini, il sito di Toropets aveva anche serbatoi di carburante e una varietà di missili destinati ai sistemi di lancio Iskander e Tochka-U, oltre a munizioni di artiglieria e bombe aeree guidate.
Il responsabile del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, Andriy Kovalenko, ha dichiarato che la Russia ha iniziato a stoccare ulteriori missili provenienti dalla Corea del Nord nel sito di Toropets, oltre alle proprie munizioni.