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La Commissione Europea esorta Apple a garantire l’interoperabilità

L’esecutivo dell’Unione Europea sta considerando nuove misure per limitare il dominio dei gatekeeper online nei mercati digitali.

La Commissione Europea ha annunciato oggi, 19 settembre, l’avvio di due procedimenti per costringere Apple a conformarsi al Digital Markets Act (DMA).

Questo intervento arriva dopo le discussioni tra le autorità di regolamentazione e il colosso tech statunitense riguardo la sua aderenza alle nuove normative sulla concorrenza, pensate per garantire mercati digitali più equi.

Dal maggio 2023, la DMA si applica ai gatekeeper online, ovvero le grandi piattaforme digitali considerate in grado di limitare la concorrenza nel settore.

In conformità con la DMA, Apple è tenuta a garantire un’interoperabilità efficace e libero accesso agli sviluppatori di terze parti, oltre che alle aziende che operano con dispositivi hardware e software gestiti dai sistemi operativi iOS e iPadOS.

Cosa chiede la Commissione Europea ad Apple

La Commissione richiede che Apple fornisca dettagli su come intende garantire il funzionamento dei suoi dispositivi con altri smartwatch, cuffie e auricolari. Tra le funzionalità da esaminare ci sono le notifiche, l’accoppiamento dei dispositivi e la connettività, in quanto sussistono preoccupazioni riguardo al rischio di limitare la concorrenza a favore dei propri prodotti, come AirPods e Apple Watch.

Il secondo procedimento riguarda il modo in cui Apple gestisce le richieste di interoperabilità avanzate dagli sviluppatori, assicurando che i dispositivi di terze parti possano funzionare correttamente con il sistema Apple.

“Oggi segna un momento cruciale in cui utilizziamo i procedimenti previsti dalla DMA per indirizzare Apple verso il rispetto concreto dei suoi obblighi di interoperabilità attraverso un dialogo costruttivo. Questo processo offrirà chiarezza agli sviluppatori e alle terze parti, così come ad Apple. Proseguiremo il nostro dialogo con Apple e consultando le terze parti per garantire che le soluzioni proposte siano efficaci e soddisfino le esigenze del settore”, ha dichiarato Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza, in un comunicato.

I gatekeeper designati

Fino ad oggi, sette gatekeeper sono stati riconosciuti sotto la DMA, inclusi Amazon, Apple, Microsoft, e Booking.com, insieme agli operatori di Google, TikTok e Facebook.

Il procedimento si concluderà entro sei mesi, durante i quali la Commissione presenterà ad Apple le sue osservazioni preliminari.

Violazione della DMA

A giugno, la Commissione ha affermato che Apple ha violato il DMA con le regole legate all’App Store.

In base a quanto emerso dai documenti preliminari, il gigante tecnologico ha ostacolato gli sviluppatori di app nel promuovere liberamente i contenuti su canali alternativi. Nonostante Apple abbia la possibilità di difendersi, la Commissione potrebbe prendere una decisione di non conformità in qualsiasi momento, prima di marzo prossimo.

Il 18 settembre, il collettivo di consumatori europeo Euroconsumers ha avviato una class action coordinata in Belgio, Italia, Spagna e Portogallo contro Apple, accusata di imporre tariffe inique sui servizi di streaming musicale non Apple tramite il suo app store.

Apple ha imposto restrizioni agli sviluppatori, impedendo loro di utilizzare servizi di abbonamento musicale più convenienti al di fuori delle app, come emerso da un’indagine della Commissione Europea all’inizio dell’anno. Di conseguenza, Apple ha ricevuto una sanzione di 1,8 miliardi di euro.

Euroconsumers punta a recuperare circa 62 milioni di euro per oltre 500.000 consumatori soltanto nei quattro Paesi menzionati.

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