Un giorno memorabile per l’industria spaziale polacca: il satellite EagleEye , il più grande mai realizzato in Polonia, è stato lanciato con successo in orbita, segnando un traguardo significativo per la scienza e la tecnologia spaziale del paese. Lo scienziato Tomasz Barciński racconta la storia dietro questo importante risultato.
Il lancio del satelliteEagleEye rappresenta un evento fondamentale per la scienza e la tecnologia spaziale in Polonia. La missione, che si è svolta presso la base spaziale di Vandenberg in California, è stata facilitata da SpaceX. Questo progetto, avviato nell’aprile 2020, è il risultato di una collaborazione tra diverse organizzazioni industriali e scientifiche, con Creotech Instruments S.A. come leader del consorzio, supportata da Scanway Sp. z o.o. e dal Centro di ricerca spaziale dell’Accademia delle scienze polacca, quest’ultimo rivestendo il ruolo di partner scientifico.
EagleEye: un satellite per l’osservazione della Terra
Il satellite è progettato per fornire immagini ad alta risoluzione della Terra, utili per scopi di ricerca e monitoraggio ambientale. La missione ha una durata prevista di almeno un anno, e il centro di controllo di EagleEye si trova presso la sede di Creotech Instruments a Varsavia. Il satellite orbiterà in un’orbita a bassa quota, con un’altitudine che passerà da circa 500 chilometri a circa 350 chilometri nel corso della missione.
Un design polacco per EagleEye
Il dottor Barciński ha evidenziato che il successo della missione non era scontato e che rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo della missione stessa. EagleEye è stato interamente progettato in Polonia. Sebbene non tutti i componenti siano stati prodotti localmente, il dottor Barciński ha messo in evidenza che il satellite è equipaggiato con tecnologia avanzata, malgrado la Polonia non disponga ancora della produzione di microprocessori.
Foto crediti & articolo ispirato da: Euronews